boota |
|
| Onestamente non vedo tutta questa semplificazione in Q.
Semmai era l'Eva originale a peccare di verbosità nella fase post zeruel.
Verbosità a tratti fin troppo scoperta negli intenti fin lì lasciati sotto traccia.
A mio parere la vera forza dell'Eva originale stava nel rapporto ben equilibrato tra una storia sf di stampo robotica e una sotto trama simbolica/metaforica che al pubblico di riferimento voleva parlare (o frustare, alla fine).
Per ora, nel rebuild ho visto solo il tentativo di rendere più compatta la sovrastruttura sf tenendo sotto controllo la sotto trama e/o messaggio degli autori.
Di più in Q ho intravisto pure cenni autobiografici inediti che provano la volontà da parte degli autori di spostare più in alto l'asticella del discorso affrontato ormai vent'anni fa.
Se proprio devo riconoscere una maggiore semplicità del rebuild questa io l'intravedo su una maggiore focalizzazione su Shinji a discapito del ricco cast originale.
Però, anche qui c'è da dire che il rebuild non pecca certo di coerenza narrativa interna dato che quello che manca in molti personaggi siamo noi pubblico storico a inserirlo a forza.
Infine, sul rapporto di Kaworu e Shinji non mi pare si sia scelta la banalizzazione rispetto all'Eva storico.
Anzi, era là che l'incontro tra i due era ridotto all'osso e credibile solo se piantato nel coinvolgimento emotivo del finale della serie.
Poi, credo che il peso di Kaworu nell'Eva storico sia lievitato a posteriori rendendo un episodio fatto in fretta&furia come qualcosa di essenziale.
Ah, questi confronti con la storica serie non vogliono essere da parte mia cattivi ma onesti.
Difficile mascherare la produzione andata ormai a ramengo nel finale della serie.
Ancor più difficile è tentare di trasformare quelle che son state magagne in punti di forza dell'opera originale.
|
| | |
