| E’ molto probabile che nessuno del forum si ricorderà più di me. E tanto è del tutto ragionevole, perchè è passato molto tempo. Così, prima di incominciare l’esposizione di questo topic, mi sento in dovere di rivolgere personalmente i miei ossequiosi saluti (e con essi anche le le mie umili scuse) in primo luogo alle matriarche del forum, le due admin: Deirdre e Felix, ed in secondo luogo ai “decani” del medesimo: in particolare a Rei-Cri (ora se ben vedo sotto il diverso avatar di Keito Aoyama), Cronos, Eva-01, Cielorosso, Antanaricus ed a tutti gli altri che ho avuto il piacere di conoscere durante le serate trascorse tra una sezione e l’altra di questo forum e di cui, chiedo venia, non ricordo più il nome o l’avatar. Mi dispiace di essermi improvvisamente dileguato alcuni anni fa e di averlo fatto senza salutare tutte le persone simpatiche ed interessanti con cui ho dialogato in quel periodo. Ad ogni modo ora sono tornato, anche se la mia presenza, purtroppo per me, non sarà assidua come lo era un tempo, ma limitata ai temi di discussione, che di volta in volta le admin avranno il buon cuore di accogliere sulle pagine del forummino e Voi, se credete, il diletto o forse più il tormento o il fastidio di leggere, commentare e criticare.
Solo per la cronaca, il tema seguente (i) è stato concepito a fine 2010, (ii) iniziato a scrivere il 30.1.2011 (che strana coincidenza, una data familiare...mmm) nei pochissimi ritagli di tempo dedicati nell’arco di cinque o sei mesi, (iii) ripreso, riveduto, corretto ed integrato almeno una ventina di volte, tanto che, talvolta, rileggendolo ora mi smarrisco io stesso in alcuni passaggi. Pertanto abbiate pazienza con me nel caso in cui io non Vi siano chiari alcuni ragionamenti. Lo posto ora ad inizio 2012, perchè mi pare sia giunto il momento di pubblicarlo. Incominciamo.
-Introibo-
Per le ragioni che ho appena detto, non so sinceramente se nel forum sia mai stata aperta una discussione sul dialogo tra Kaworu ed il capo della Seele al termine del Ya(n)a ed in particolare sul significato dell’ultima frase pronunciata dal ragazzo. Non ho controllato con attenzione, ma a me pare di no. Diversamente prego le Admin di cestinare pure il presente intervento o di fare quant’altro ritengano opportuno fare. Grazie.
Il dialogo in questione è il seguente:
Kaworu: Lo so, il ragazzo laggiù si è svegliato, ed è appena entrato nella fase di sintesi, giusto?
SEELE 01: Esatto. I versi delle pergamene del Mar Morto sono entrati nel novero delle leggi: il momento è vicino.
Kaworu: E' ancora il terzo. Tu non cambi mai. Non vedo l'ora d'incontrarti, Shinji Ikari.
E’ un pò di tempo che rifletto su quest’ultima frase-affermazione di Kaworu per cercare di capirne il significato. I primi commenti che ho letto sparsi qua è là in rete, non mi hanno convinto del tutto, anche se li ho trovati in buona parte pertinenti e ben ragionati. Perciò mi sono sempre di più coinvinto che l’interpretazione delle parole di Kaworu fosse complessa e di soluzione non immediata. In questa situazione ho (i) analizzato ogni singolo vocabolo separatamente e (ii) attribuito ad ognuno un significato più ampio, collocandolo in un contesto logico che poteva apparire verosimile. Questa è la mia personale lettura di un frammento del primo film, che spero riceva da Voi numerose osservazioni critiche (che confido siano decise, acute, ma allo stesso tempo garbate) che aiutino a delineare una tesi il più possibile ‘de-finita’. Il risultato è quello che qui di seguito trascrivo, con un’avvertenza basilare per il lettore: considerare i verbi al condizionale. Il che è naturalmente d’obbligo in Evangelion.
Intuitivamente ho cominciato a riflettere prima sulla parola “terzo” immaginando una serie di ipotesi.
Prima ipotesi: la parola “terzo” non ha alcuna attinenza con il numero progressivo degli angeli della serie tv, come alcuni hanno ipotizzato. Anzi è fuorviante. Con “il terzo” Kaworu si riferisce probabilmente al “Third Impact”.
Seconda ipotesi: “il terzo” coincide con il third children, cioè Shinji. Tuttavia in questo caso mi è difficile comprendere il significato dell’avverbio “ancora”.
Terza ipotesi: con terzo Kaworu parrebbe proprio indicare il 3° angelo (l’angelo sperimentale) che nel RoE compare all’inizio dell’Advance (le cui prime scene si agganciano appunto alle ultime scene del primo film) ed è sconfitto da Mari. Tuttavia se così fosse, allora non riuscirei a comprendere personalmente il nesso logico con l’affermazione successiva “tu non cambi mai”. A chi andrebbe riferita? Al 3° angelo (che chiamerò in seguito “pseudo Gaghiel”) o più ragionevolmente a Shinji, che occupa un posto importante nei pensieri di Kaworu? Tra le tre ipotesi a me pare più coerente la prima: cioè “terzo” = Third Impact.
Prendiamo per il momento come parametro la prima ipotesi ora formulata e teniamola a mente. Facciamo ora un passo indietro ed esaminiamo la parola “E’ ancora”. Questa parola, secondo me, potrebbe essere ‘translitterata’ e sviluppata in: “io mi ricordo di avere già vissuto un evento simile all’attuale”. Se inseriamo in questo pensiero la parola “Third Impact” il risultato che otteniamo è il seguente: “io mi ricordo di avere già vissuto (quell’evento) il Third Impact”. Se così fosse, allora sembrerebbe che Kaworu sia consapevole di essere vicino a rivivere per la seconda volta il Third Impact. Mi spiego, ma per farlo devo aprire di seguito una breve parentesi.
Ebbene. L’idea, per la verità informe, della Rebuild come ‘replica con varianti’ della serie e del EoE si fonda su una serie di impressioni, naturalmente non certo esclusivamente mie, ma diffuse, a mio modo di vedere, in tutto il popolo degli appassionati ‘evaspeculatori’. A me pare che tutta la storia di RoE si agganci-allacci idealmente alla serie tv culminata nell’End of Evangelion e ne costituisca una sua possibile e diversa continuazione. Ci sono alcuni indizi ed elementi evidenti che lo farebbero supporre. Ad esempio. Il mare del primo film è di colore rosso, come il mare creato dal Third Impact alla fine di EoE. Anche se a dire il vero Kaji dice espressamente (durante il dialogo con Shinji al centro di riproduzione oceanografico) che il colore rosso dell’oceano è l’effetto prodotto dalla putrefazione dalle creature marine dopo il Second Impact. E poi, la sagoma disegnata sul terreno rosso di un’altura, che compare all’inizio del primo film, ha la forma inconfondibile di uno dei 9 Eva series, che al termine del cerimoniale dell’EoE si pietrificano nella posizione a croce e ricadono sulla terra, le luci cruciformi mentre salgono in cielo. Ed ancora. La lunga scia di sangue sulla luna che termina nella fenditura in cui giace il gigante (Adam) che compare sia alla fine di YA(N)A che nel YC(N)A, non è altro che il fiotto di sangue/lcl sgorgato dal collo di Lilith-Rei alla fine del Third Impact. E a me pare di averne parlato in tempi non sospetti nel topic “Il gigante sulla luna” nell’apposita sezione di questo forummino e di avere postato anche le relative immagini (e forse di essere stato ‘sgridato’ a ragione anche da Dei in quell’occasione per averle postate male ). Ciò potrebbe costituire una testimonianza dell’esistenza di un ipotetico disegno teso a stabilire un collegamento tra la ‘vecchia’ storia di Evangelion e la ‘nuova’ storia del Rebuild. Se è vero quanto ho ipotizzato, allora la storia di Rebuild non sarebbe semplicemente una storia parallela alla serie tv e al film EoE, ma una sua diversa prosecuzione, senza soluzione di continuità. Questa storia assomiglia alla prima, ma non è identica alla prima. Essa sembra seguire in parte lo stesso andamento degli eventi dell’anime, riproponendo questi ultimi però in una nuova veste. Ad esempio. Vediamo in RoE che alcuni angeli cambiano radicalmente nel numero e anche nell’aspetto, pur conservando ciascuno qualche elemento o particolare che richiama in qualcosa il suo illustre predecessore dell’anime. Ad esempio: l’angelo affrontato dall’Eva 05 nell’Acheron, viene identificato come 3° angelo. Questo angelo è nuovo, ma, a ben vedere, richiama nella sua fisinomia l’angelo Gaghiel (da cui il ‘mio’ pseudo Gaghiel) dell’anime, quanto meno nella forma della testa e del muso allungato, tanto da far sorgere quasi il sospetto che quello del Rebuild non sia altro che lo scheletro-lisca (o ciò che rimane) del redivivo Gaghiel, sconfitto nella serie dall’Eva 02 ed ora nel rebuild risvegliatosi dal permafrost. Consideriamo inoltre la posizione del nucleo di questo angelo: la bocca appunto. Il mutevole Israfel dell’anime lascia invece il posto ad un 7 angelo (ma in realtà è l’8 angelo in ordine di apparizione) del Rebuild dal curioso aspetto di clessidra o forse più assomigliante ad una specie di metronomo: un elemento nuovo del film rispetto alla serie, ma che forse vuole rievocare il concetto di musica (e sappiamo bene che secondo una certa tradizione medio orientale Israfel è l’angelo preposto a suonare le trombe nel giorno del Giudizio Universale, mi pare di ricordare). Vediamo poi l’episodio di Rei e Asuka nell’ascensore. Asuka tenta di dare uno schiaffo a Rei, che però le blocca la mano. Episodio simile, ma non identico all’episodio 25 dell’anime, in cui Asuka percuote Rei. Per non parlare di Toji, che nel Rebuild è sostituito da Asuka alla guida dell’Eva 03 e di altro ancora. Altre scene sono invece state riprese tali e quali perchè racchiudono un significato importante. Come ad esempio (i) la prima ‘apparizione’ (dello spirito) di Rei a Shinji al suo arrivo a Neo Tokyo-3, (ii) l’incontro molto ravvicinato dei due a casa di Rei (per intenderci: quello Shinji cade sopra il corpo nudo di Rei, che stesa a terra assume la medesima posizione di Lilith crocifissa nel Terminal dogma) e (iii) la dinamica della battaglia con Ramiel ed il suo epilogo, in cui Shinji corre in soccorso della ragazza aprendo a mani nude l’entry plug incandescente, come prima di allora fece il padre del ragazzo. A questo punto mi verrebbe quasi di proporre a chi abbia un pò di voglia e di sana passione “evangelica” di elaborare una tavola sinottica degli eventi della serie tv e del Rebuild in modo che risaltino le differenze tra la prima e la seconda opera. Va beh....le mie sono divagazioni....perdonatemi.... andiamo avanti.
Se ci ricordiamo bene l’End of Evangelion, il third impact rimane, per così dire incompiuto, perchè alla fine Shinji desidera che esseri umani uomini ritornino a possedere il proprio A.T. Field, mentre le anime di coloro che avessero voluto avrebbero potuto rimanere all’interno di Lilith, la sala del Gaf. Con la propria scelta dunque Shinji restituisce a se stesso e dunque all’uomo, il libero arbitrio: vivere in eterno nel mare di lcl o riacquistare l’AT Field, cioè la propria forma, la propria individualità. Nel film si vedono infatti riapparire i corpi di coloro che, desiderando vivere, riacquistano il proprio AT Field. Questa è la prova che il genere umano non si estingue, ma si rigenera: o meglio rinasce. Ecco allora che possiamo immaginare che da questo momento inizi una nuova storia dell’umanità: la nuova umanità nata dopo e simultaneamente al Third Impact. Ed è dunque da questo istante che parte la storia del Rebuild of Evangelion, in cui la nuova umanità nata dal primo Third Impact, va incontro alla propria evoluzione, subisce il secondo First Impact, causa il secondo Second Impact (scusatemi il gioco di parole) e giunge, come assistiamo nel YCNA, in prossimità del secondo Third Impact. E qui chiudo la parentesi aperta 58 righe prima.
Riprendiamo il discorso ed analizziamo infine la frase “Tu non cambi mai”. Essa potrebbe rientrare nel contesto logico appena descritto. Kaworu, l’essere immortale destatosi dal suo lungo risveglio (durato il tempo compreso fra la fine del primo Third Impact e [quasi] l’inizio del secondo), ricorda (diciamo così) il (primo) epilogo della storia dell’umanità, per avervi preso parte come protagonista insieme a Rei-Lilith e rappresentato nell’EoE. Perciò egli sembra quasi rimproverare Shinji, l’eletto, il prescelto, simbolo e sintesi del genere umano, di non essere cambiato in tutto questo tempo. In realtà qui il doppiaggio italiano di Kaworu usa le parole “fase di sintesi”, ma nella versione in lingua giapponese sottotitolata in inglese leggiamo però “first stage”, che avviene esattamente con il primo ‘vero’ (e con ‘vero’ intendo: sentito dall’animo di Rei) contatto fisico tra Rei e Shinji, che coincide pure con il risveglio di Kaworu sulla luna.
In altre parole Kaworu sembra pensare: l’uomo commette sempre gli stessi errori. Il genere umano ha compiuto ancora una volta la sua evoluzione che ora sta giungendo al termine e culminerà nel secondo Third Impact. E così le parole di Kaworu suonano quasi come un rimprovero, un ammonimento che un dio rivolge ad un essere imperfetto. In altre parole il risveglio di Kaworu, che segna l’inizio della (nuova) fine del mondo, è voluto ed accade perchè l’uomo è arrivato ancora una volta al culmine della sua evoluzione ed ora chiede (in persona della Seele) a lui di intervenire per onorare l’antico patto. Nella versione originale giapponese del Ya(n)a nei sottotitoli in inglese si legge infatti l’eloquente: “to fulfill the contract”, cioè onorare, rispettare, adempiere il patto, appunto.
Ed infine. A mio avviso sono emblematiche le parole che Kaworu rivolge a Shinji quando scende dalla luna a bordo dello 06 nelle poche scene del promo del terzo film.: “Almeno questa volta riuscirò a renderti felice”. Sottolineo ‘questa volta’. Perchè mai Kaworu dice “questa volta”? Ha già conosciuto Shinji prima di quel momento? Naturalmente si. E l’allusione è proprio agli eventi dell’anime.
In conclusione. La nuova storia dell’umanità che è narrata nel RoE, nata con il primo Third Impact, nelle parole di Kaworu culminerà nel e con il secondo Third Impact (che vedremo nel terzo o quarto film), di cui per il momento non sappiamo nulla, ma che presumibilmente (conoscendo gli autori) si svolgerà in modo diverso dal primo. In tutto questo la trilogia o quadrilogia del RoE può essere definita allora come il vangelo rinnovato o riformato della Nuova Genesi. E guardate un pò....caso strano... quattro film di RoE, come i quattro vangeli canonici di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Che strana coincidenza,..... ma forse è veramente solo e semplicemente un caso. Nulla più.
Grazie per l’attenzione e perdonate la lunghezza dell’intervento.
eTɘ
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